IL BILANCIO FINALE DELLO SCONTRO TRA UN ELICOTTERO E UN AEREO IN VAL D’AOSTA È DI SETTE MORTI E DUE FERITI GRAVI
TRA LE VITTIME ANCHE IL PILOTA MAURIZIO SCARPELLI, COMPAGNO DI SCOOP DI MASSIMO SESTINI. IL RICORDO COMMOSSO DEL FOTOGRAFO: “ERA UNA PERSONA STRAORDINARIA, UN AMICO AMATISSIMO”
ELICOTTERO CONTRO AEREO IN VALLE D'AOSTA: BILANCIO FINALE 7 MORTI
MAURIZIO SCARPELLI INCIDENTE SUL GHIACCIAIO RUTOR IN VAL D'AOSTA 1
(ANSA) - E' stato trovato morto anche il secondo disperso dell'incidente aereo avvenuto ieri sotto il Rutor tra un ultraleggero da turismo e un elicottero impegnato nel servizio di eliski. Le operazioni di ricerca sono concluse. Il bilancio finale è di sette morti e due feriti gravi. E' previsto a breve il sopralluogo dei tecnici investigatori dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo.
AEREO CONTRO L' ELICOTTERO DEGLI SCIATORI CINQUE VITTIME SUL GHIACCIAIO IN VAL D' AOSTA
Si sono scontrati in volo sopra il ghiacciaio del Rutor, vicino al confine tra Italia e Francia, nell' alta Valle d' Aosta. Le traiettorie di un elicottero adibito al servizio di eliski e di un piccolo aereo da turismo si sono incrociate a poche decine di metri di altezza, facendo precipitare entrambi i velivoli.
INCIDENTE SUL GHIACCIAIO RUTOR IN VAL D'AOSTA
L' incidente pochi minuti prima delle 16, a 2.600 metri di quota, in una valletta stretta tra due costoni della montagna. Sul posto sono intervenuti soccorritori da Aosta e Torino. Secondo una prima ricostruzione l' aereo - un ultraleggero Jodel a quattro posti, decollato da Megève, in Alta Savoia - è piombato sull' elicottero che era partito pochi secondi prima con gli sciatori a bordo e gli ha staccato il rotore principale, facendolo precipitare.
Tra le vittime il pilota dell' elicottero, Maurizio Scarpelli, di 53 anni, e la guida alpina Frank Henssler, di 48 anni, originario di Friburgo e trapiantato a Gressoney-La-Trinité (Aosta). Con loro hanno perso la vita tre sciatori tedeschi (un quarto è disperso).
INCIDENTE SUL GHIACCIAIO RUTOR IN VAL D'AOSTA
Dei tre che erano sull' aereo, due sono feriti gravemente (un francese e uno svizzero ricoverati in Rianimazione all' ospedale di Aosta), l' altro è disperso. Le indagini sono condotte dalla Finanza di Entrèves. A Valgrisenche sono giunti anche il procuratore di Aosta, Paolo Fortuna, e il pm Carlo Introvigne: aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio plurimo e disastro colposo.
INCIDENTE SUL GHIACCIAIO RUTOR IN VAL D'AOSTA
I resti dei due velivoli erano sparsi in un area di 300 metri quadrati. Gli uomini del Soccorso alpino valdostano e i vigili del fuoco hanno operato a lungo per estrarre i corpi dalle lamiere. Alcune delle vittime erano in mezzo al ghiacciaio dopo essere state sbalzate fuori a seguito dell' urto. I feriti sono stati elitrasportati a valle in codice rosso. «L' elicottero si è disintegrato, ne è rimasto solo un pezzo - dice un soccorritore - ma anche l' aereo è stato quasi completamente distrutto. Una scena agghiacciante, c' erano corpi sparsi ovunque». Le carcasse dei velivoli sono state poste sotto sequestro. Anche l' Enac aprirà un' inchiesta.
INCIDENTE SUL GHIACCIAIO RUTOR IN VAL D'AOSTA
Le ricerche dei dispersi, forse incastrati tra le lamiere e il ghiacciaio, riprenderanno oggi. L' elicottero - della ditta Gmh - era in giro dal mattino per portare in quota (come avviene tutti i giorni in questo periodo) gli appassionati di freeride , il fuoripista in alta quota. Gli itinerari nella zona del Rutor, sul versante di Valgrisenche e su quello di La Thuile, sono molto frequentati. L' aereo, invece, stava atterrando su una «pista di ghiaccio», una aviosuperficie in pendenza non segnalata che spesso viene utilizzata per esercitazioni al volo in montagna.
Della sua presenza,però, nessuno sapeva nulla: nè la torre di controllo di Aosta nè il radar di Milano. «Non è la prima volta che ultraleggeri francesi sconfinano senza dire nulla» dice Giovanni Pellizzeri, presidente dell' Avda (che gestisce l' aeroporto di Aosta).
INCIDENTE SUL GHIACCIAIO RUTOR IN VAL D'AOSTA
Gli fanno eco le guide alpine e i piloti di elicotteri, spesso costretti a lanciare l' allarme per il passaggio di aerei a breve distanza. «Se l' atterraggio fosse stato inserito nel piano di volo - aggiunge Pellizzeri - la tragedia si poteva evitare».
MAURIZIO, IL COMPAGNO DI TANTI SCOOP DI SESTINI «GENEROSO E PRUDENTE»
MAURIZIO SCARPELLI INCIDENTE SUL GHIACCIAIO RUTOR IN VAL D'AOSTA
«Era un grande pilota, una persona straordinaria, un amico amatissimo», dice commosso il fotoreporter Massimo Sestini che con Maurizio Scarpelli aveva volato ovunque a caccia di notizie.
Scarpelli aveva 53 anni, una compagna, Francesca, e due figli, di 10 e 7 anni. Quando non era in missione, viveva con loro a Reggello (Firenze), nel Podere Pilano, dove il padre Renato aveva fondato una casa famiglia per bambini maltrattati.
MASSIMO SESTINI
E proprio ieri Maurizio, prima di mettersi per l' ultima volta al comando del suo elicottero, aveva ricordato il compleanno di quel «babbo straordinario, pieno di amore verso gli altri», come raccontava a tutti, nato proprio il 25 gennaio di tanti anni fa. «Fin da piccolo Maurizio era innamorato del volo - racconta Angelo Cassone, avvocato e amico di famiglia -. Aveva frequentato l' Istituto aeronautico, si era perfezionato negli Stati Uniti. Poi era tornato a casa e aveva fondato una scuola di volo. Era un istruttore provetto, lo chiamavano continuamente, di lui si fidavano tutti. Era specializzato anche nelle operazioni di antincendio. Era il primo a partire e l' ultimo a tornare».
MASSIMO SESTINI
Con Massimo Sestini aveva fatto molti scoop: il matrimonio Ramazzotti-Hunziker, le nozze di Giovannino Agnelli, di Tom Cruise, l' incendio del Duomo di Torino, il terremoto dell' Aquila, la strage di via D' Amelio in cui morì Borsellino . «Non si tirava mai indietro - ricorda Sestini - era genero, coraggioso e allo stesso tempo prudentissimo».
INCIDENTE SUL GHIACCIAIO RUTOR IN VAL D'AOSTA
Negli ultimi anni accompagnava gli sciatori in alta montagna, come nel suo ultimo volo. «Mi aveva inviato una foto con il suo elicottero - racconta ancora l' avvocato Cassone - "sono a 3.700 metri, un abbraccione" sono state le sue ultime parole. Era felice, nonostante tutto».
Maurizio stava affrontando un processo per la casa famiglia aperta dal padre. «Era innocente, vittima di calunnie», afferma l' avvocato Cassone.
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