È caduto il giorno di Natale dal lettino del pronto soccorso dove era ricoverato per una polmonite e qualche giorno dopo è morto. La vicenda, accaduta al policlinico Tor Vergata, è oggetto ora di una indagine della Procura di Roma che ha disposto oggi l’autopsia sul corpo dell’uomo, 67 anni, deceduto nella notte tra il 2 e il 3 gennaio. L’inchiesta, in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo, è al momento contro ignoti. Dovrà chiarire se il paziente sia stato adeguatamente controllato e fare luce sulla carenza di posti letto che avrebbe fatto permanere l’uomo su una barella in pronto soccorso. L’autopsia dovrà inoltre stabilire se vi sia un nesso causale tra il trauma riportato dal paziente dopo la caduta e la sua morte.
Il Policlinico Tor Vergata, da parte sua, in una nota, sottolinea che il paziente «non è stato mai lasciato nel corridoio del pronto soccorso», bensì assistito all’interno della sala Emergenze del pronto soccorso «dove sono state somministrate le cure e sono stati eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici necessari, come riportato in cartella clinica».
L’ospedale ricostruisce dettagliatamente l’accaduto. Il paziente è giunto al «Pronto Soccorso in codice rosso per le complesse patologie cardiopolmonari che ne hanno reso necessario il ricovero immediato in sala Emergenze, l’area del Pronto Soccorso dotata di attrezzature ed assistenza paragonabili ad una Terapia Intensiva (Sala Rossa)». Sono stati quindi subito approntati gli accertamenti e le terapie del caso.
Alle 2 di notte del 25 dicembre il paziente era nella sala Emergenze «su un lettino, mantenuto in posizione di sicurezza con spondine laterali alzate, si è repentinamente spostato nell’intenzione di mettersi in piedi nonostante fosse in ventilazione assistita ma le gravi condizioni di fragilità e debolezza hanno determinato una caduta repentina. Il personale gli ha prontamente prestato soccorso», prosegue il Policlinico.
Al momento dell’arrivo al pronto soccorso le condizioni cliniche del paziente «sono subito apparse particolarmente gravi - ricostruisce il nosocomio -. L’uomo è stato sottoposto a numerosi accertamenti diagnostici ed ha iniziato i trattamenti terapeutici necessari per le patologie presenti al momento dell’ingresso». Tre giorni dopo la caduta dal lettino, continua la nota, «le condizioni del paziente, inizialmente stabili, sono divenute critiche nelle prime ore del 28 dicembre a causa di una emorragia cerebrale. Il paziente è stato sottoposto a intervento neurochirurgico e successivamente ricoverato in Terapia Intensiva, il paziente è deceduto il giorno 3 gennaio».
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