Aggressione choc a Roma. Un anziano è stato derubato da due rom. Per sottrargli la fede gli hanno rotto un dito
Volevano rubargli la fede a tutti i costi. Per togliergli dal dito quel segno prezioso dell'amore con la moglie, due rom hanno spezzato il dito ad un anziano di 80 anni nella pineta di Ostia
Una violenza senza senso e che ha ferito non solo il corpo ma anche il cuore del pensionato.
I due rapinatori, secondo i primi elementi raccolti dalla polizia, sarebbero appunto due nomadi. I quali non si sono fatti scrupoli nel "ripulire" l'80enne dei pochi spiccioli che aveva addosso.
Quando hanno scoperto che nel portafoglio c'erano solo 5 euro, i due rom hanno tirato così forte il dito della vittima allo scopo di sfilargli l'anello da spezzarglielo.
L'uomo ha avvertito le forze dell'ordine e ha fornito una descrizione dei due banditi. La polizia sta già setacciando la zona di Ostia per assicurare alla giustizia i due malviventi.
Non è la prima volta che Ostia registra casi di aggressioni e rapine violente da parte di bande di nomadi residenti in zona. Nei giorni scorsi si era diffusa la notizia di alcuni podisti della Roma-Ostia derubati dei loro telefono poi ritrovati nel campo nomadi.
"A Lido di Ostia il nostro autobus è stato completamente ripulito di tutti i nostri averi lasciandoci praticamente con quello che si aveva addosso durate la gara - avevano scritto sulla loro pagina Facebook gli sportivi Podistica Luco dei Marsi - Attendiamo l'arrivo di tutti gli atleti e nel mentre ci mettiamo in comunicazione con le forze dell'ordine che, probabilmente avvezze a questo tipo di "servizio" offerto da allegre comunità indipendenti rispetto alla legge italiana, ci dicono che molto probabilmente i nostri averi sono già in mano a chissà chi.
"A Lido di Ostia il nostro autobus è stato completamente ripulito di tutti i nostri averi lasciandoci praticamente con quello che si aveva addosso durate la gara - avevano scritto sulla loro pagina Facebook gli sportivi Podistica Luco dei Marsi - Attendiamo l'arrivo di tutti gli atleti e nel mentre ci mettiamo in comunicazione con le forze dell'ordine che, probabilmente avvezze a questo tipo di "servizio" offerto da allegre comunità indipendenti rispetto alla legge italiana, ci dicono che molto probabilmente i nostri averi sono già in mano a chissà chi.
La fortuna/sfortuna vuole che i moderni dispositivi consentono la geolocalizzazione da remoto, per cui l'esatta posizione di alcuni smartphones era palese e facilmente raggiungibile rispetto alla nostra posizione.
Temerari? Folli? Sconsiderati? Non lo sapremo mai...fatto sta che l'intero autobus si è diretto nei pressi del campo nomadi a reclamare quanto indebitamente sottratto.
Sopraggiungono alcune volanti della Polizia di Stato. Arrivano due mezzi stracolmi di agenti in tenuta antisommossa. Stranamente escono fuori i borsoni, l'abbigliamento tecnico e parte dei documenti. I podisti faticano fino in fondo e, fra quel che resta di anni di espedienti di questi galantuomini sparsi fra campagne, immondizia ed auto bruciate, riescono a recuperare parte della refurtiva. E' a dir poco scontato che denaro e telefoni non sono usciti fuori. Noi non ci fermiamo, noi urliamo con forza che questo scempio non può continuare”.
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