giovedì 2 febbraio 2017

MAURO MORETTI CONDANNATO PER LA STRAGE DI VIAREGGIO NON COME AD DI FS, MA COME AD DI RFI

Mauro Moretti è stato giudicato colpevole nella sentenza di primo grado a Lucca nel processo della stage di Viareggio in cui morirono, il 29 giugno 2009, 32 persone. Per lui la pena è di sette anni. Moretti, al tempo, era ad di Ferrovie dello Stato, mentre ora è alla guida di Leonardo-Finmeccanica. L'accusa per lui aveva chiesto 16 anni.

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Condannati a 7 anni e 6 mesi anche Michele Mario Elia, nel 2009 ad di Rete ferroviaria italiana e  Vincenzo Soprano, ex ad di Trenitalia e di Fs Logistica. Gli imputati sono in tutto 33, e 9 società.  Sono accusati a vario titolo di disastro ferroviario, incendio colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali. Secondo quanto spiegano i suoi avvocati, Moretti è stato assolto come amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ma i giudici hanno disposto la sua condanna come ex amministratore delegato di Rfi. Tra le società 'imputate' assolti anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre vengono condannate Rfi e Trenitalia.
Michele Mario EliaMICHELE MARIO ELIA

Dopo sette anni e sette mesi e 140 udienze da quel 29 giugno 2009, Viareggio ascolta così la sentenza del processo di primo grado per la strage ferroviaria che costò la vita a 32 persone. Quella sera un treno merci carico di gpl esplose nella stazione della città versiliese, causando la morte di 11 persone e quella successiva, per ustioni, di altre 21. Subito dopo la lettura della sentenza il processo si è chiuso con un breve applauso fatto dai parenti delle vittime presenti in aula.
MAURO MORETTI AD GRUPPO FSMAURO MORETTI AD GRUPPO FS

Al polo fieristico di Lucca, dove è stata allestita l’aula del tribunale ci sono soprattutto loro, i familiari delle vittime con le magliette bianche e sopra le foto dei loro figli, dei padre, delle madri, di quelli che hanno perso nella strage del treno carico di Gpl deragliato alla stazione di Viareggio. "Verità e giustizia" hanno scritto su uno striscione. Ci sono rappresentanti sindacali giù fuori dall'aula, i ferrovieri dell'assemblea 29 giugno, ci sono i familiari della Moby Prince con le loro magliette rosse e la scritta "Io sono 141". La mattina è cominciata con un corteo sotto la pioggia e un grande striscione su cui era scritto: "Viareggio 29-6-2009, niente sarà più come prima".
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LA STRAGE

Tutto  a Viareggio è cambiato poco prima di mezzanotte del 29 giugno 2009: un convoglio che trasportava gas propano liquido, diretto a Gricignano, in provincia di Caserta, deragliò all'altezza della stazione della città della Versilia, mentre viaggiava a circa 90 km orari. A causare il disastro fu la frattura di un assile, il tubo che collega due ruote sotto a una cisterna. La cisterna si squartò, ancora in corsa; il gpl fuoriuscì e un incendio esplosivo tipico del gpl, detto flash fire, avvolse le vie accanto alla stazione, uccidendo persone nelle loro case o mentre erano per strada.
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LA PRESCRIZIONE

Sul processo pende il rischio della prescrizione. Per quello che riguarda il giudizio di primo grado i termini sono stati rispettati, ma c'è la possibilità che nei gradi successivi possa scattare la mannaia della prescrizione per alcuni dei reati (in primis, incendio colposo e lesioni colpose). Una preoccupazione ben presente ai familiari delle trentadue vittime, che da tempo sollecitano un intervento normativo ad hoc.

Fonte: qui


Strage Viareggio: la rabbia dei familiari, 'Moretti si dimetta' 

Ansa - Ieri la condanna a 7 anni per gli ex amministratori delegati di Fs ed Rfi, nel 2009 persero la vita 32 persone


I familiari delle vittime della strage di Viareggio chiedono le dimissioni di tutti coloro che sono stati condannati nel processo di primo grado di ieri e che hanno tuttora incarichi, come Mauro Moretti. Lo hanno detto gli stessi familiari aprendo la conferenza stampa di stamani a Viareggio. 'Riteniamo offensive le dichiarazioni dell'avvocato di Moretti", ha detto il portavoce, Marco Piagentini.
"E' moralmente inaccettabile che dopo una condanna di primo grado Mauro Moretti sia ancora a guidare un'azienda di Stato. Ne chiediamo le dimissioni e che sia tolto a Moretti il titolo di Cavaliere del Lavoro", hanno spiegato i familiari delle vittime incontrando i giornalisti, all'indomani della sentenza di condanna dell'allora ad di Rfi, sottolineando che "non si può tenere su una poltrona così importante un manager condannato in primo grado. Chiediamo che la politica intervenga". 
"A poche ore dalla lettura del dispositivo possiamo dire che il sistema ferroviario del trasporto merci pericolose tanto in Italia quanto in Europa è stato riconosciuto responsabile delle gravissime inadempienze e omissioni - hanno sottolineato - La sentenza ha sancito che i vertici delle aziende condannati avevano poteri e mezzi per intervenire e, non facendolo, hanno causato la morte di 32 persone, tra cui bambini e ragazzi". 
"Con la sentenza di primo grado si chiude la prima fase, non la nostra battaglia, una valutazione definitiva potremo darla solo dopo la lettura delle motivazioni che hanno portato a questa sentenza", è la posizione del familiari delle vittime che hanno anche ringraziato "la moltitudine di persone che ieri come in tutti questi anni è stata al nostro fianco".
Condanna a sette anni per gli ex ad di Fs e Rfi Moretti ed Elia al processo per la strage di Viareggio in cui persero la vita 32 persone nel giugno del 2009. Per i 33 imputati, come persone fisiche, e 9 società, le accuse erano a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, incendio colposo e lesioni colpose. Dieci le assoluzioni. Moretti, hanno spiegato i suoi avvocati, è stato assolto come ad delle Ferrovie, ma condannato in qualità di ex amministratore delegato di Rfi. "Scandaloso l'esito del processo, e la sentenza trasuda populismo" ha aggiunto il legale. Tra le società 'imputate', assolte Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, condannate Rfi e Trenitalia. I parenti delle vittime commenteranno domani la decisione dei giudici. Dopo la lettura della sentenza, in Borsa Leonardo ha perso il 3,4%. 
Sanzioni da 700.000 euro a Rfi e Trenitalia 480.000 euro per società Gruppo Gatx Una sanzione da 700.000 euro ciascuna per Rfi e Trenitalia e di 480.000 ciascuna per le società Gatx Rail Austria, Gatx Rail Germania, Officina Jugenthal Waggon è tra le condanne pronunciate oggi dal tribunale di Lucca per la strage alla stazione ferroviaria di Viareggio. Alle stesse società, per le quali è stata riconosciuta la responsabilità dell'illecito amministrativo, applicata anche la sanzione interdittiva per un periodo di tre mesi.
Dieci assoluzioni I giudici del tribunale di Lucca hanno assolto 10 dei 33 imputati per non aver commesso il fatto che sono Andreas Barth dell'Officina Jungenthal di Hannover, Andreas Carlsson, sempre della Jungenthal di Hannover, Joachim Lehmann, supervisore esterno della Jungenthal, Massimo Vighini, Calogero Di Venuta, responsabile della Direzione compartimentale di Firenze Movimento Infrastrutture, Giuseppe Farneti, sindaco revisore di Fs prima e poi di Italferr, Gilberto Galloni, ad di Fs Logistica, Angelo Pezzati, predecessore di Di Venuta, Stefano Rossi e Mario Testa. Assolto anche Moretti dai reati a lui ascritti come ad di Ferrovie e Vincenzo Soprano, limitatamente ai reati ascritti come ex dirigente di Fs. Esclusa la responsabilità per illecito amministrativo anche di Ferrovie dello Stato Spa, di Fs Logistica, di Cima Riparazione.
Nella strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009, morirono 32 persone, tra cui bambini. Sono 33 le persone imputate a vario titolo. I familiari delle vittime sono arrivati in corteo al Polo fieristico, dove si svolge il processo. 'Viareggio 29-6-2009 niente sarà più come prima' è lo striscione con le foto di tutte le vittime che ha aperto il corteo silenzioso. Con loro anche una rappresentanza dei macchinisti delle Ferrovie, una bandiera del gruppo delle 'Tartarughe lente', alcuni rappresentanti dei No Tav. Chiudevano il corteo alcuni gonfaloni tra cui quello della Regione Toscana.
Mauro Moretti, secondo quanto spiegano i suoi avvocati, è stato assolto come amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, ma i giudici hanno disposto la sua condanna come ex amministratore delegato di Rfi. Lo spiegano i suoi legali. Tra le società 'imputate' assolti anche Ferrovie dello Stato e Fs Logistica, mentre vengono condannate Rfi e Trenitalia. 
Il consiglio dei amministrazione di Leonardo, dopo la sentenza, ha confermato "piena fiducia" a Moretti''. 
"Non potevamo non essere qui, del resto Regione Toscana e Provincia di Lucca sono gli unici enti che si sono costituiti parte civile, senza accettare i risarcimenti proposti, come fece all'epoca anche il governo nazionale". Lo ha detto il consigliere regionale toscano del Pd Stefano Baccelli che ha accompagnato il Gonfalone della Regione al processo per la strage di Viareggio dove oggi è attesa la sentenza, "e ringrazio" il governatore toscano Enrico Rossi e il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani "che hanno condiviso questa scelta".
Baccelli, che il 29 giugno 2009 era presidente della Provincia di Lucca, ha voluto ricordare un episodio del processo che lo riguarda direttamente: "Quando venni sentito dai giudici, uno degli avvocati di Mauro Moretti, l'ex ad di Ferrovie, mi contestò in malo modo l'utilizzo della parola strage. Mi riprese ma credo non si possa certo parlare di un insieme di morti, anche se è chiaro che non fu un attentato e infatti per gli imputati l'accusa è omicidio colposo". In aula anche il presidente della Provincia di Lucca, Luca Menesini e i sindaci di Lucca e Viareggio, Alessandro Tambellini e Giorgio Del Ghingaro, con i Gonfaloni.

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