MILITARI TURCHI AL FIANCO DI QUELLI DI ASSAD ACCERCHIANO AL BAB, ULTIMO BASTIONE ISIS NEL NORD OVEST DELLA SIRIA
ERDOGAN HA SEMPRE DETTO CHE VUOLE AL-BAB SOTTO LA SFERA D’INFLUENZA DI ANKARA
Giordano Stabile per La Stampa
E’ il primo test dell’inedita alleanza fra Turchia, ribelli moderate ed esercito governativo in Siria. Ieri sera le forze dell’operazione Scudo sull’Eufrate guidata da Ankara hanno quasi completato l’accerchiamento di Al-Bab, l’ultimo bastione dell’Isis nel Nord-Ovest della Siria, a cinquanta chilometri da Aleppo.
I militari turchi e i miliziani siriani, con tank, blindati e appoggiati dall’artiglieria e dall’aviazione, hanno tagliato l’ultima strada di comunicazione fra Al-Bab e i territori a Est ancora in mano allo Stato islamico.
Ai jihadisti resta ancora una strada a Sud-Est per ricevere rifornimenti ma devono fronteggiare l’avanzata delle forze governative siriane, sostenute da Russia e Iran, che sono giunte a soli quattro chilometri dal centro.
FASCIA DI SICUREZZA
L’Isis resiste ad Al-Bab da due mesi e ha respinto una mezza dozzina di assalti da parte delle forze speciali turche. Ankara ha perso anche una dozzina di carri armati Leopard e decine di blindati e subito centinaia di perdite fra morti e feriti. Se la roccaforte islamista cadrà con l’aiuto dei militari di Assad sarà il banco di prova per la divisione del Paese in zone di influenza.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto più volte di voler includere Al-Bab nella “fascia di sicurezza” a Nord dove ricollocare parte dei profughi siriani attualmente in Turchia.
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