IL NEOPRESIDENTE FIRMA UN ORDINE ESECUTIVO CHE RITIRA GLI STATI UNITI DALL’ACCORDO DI LIBERO SCAMBIO CON IL PACIFICO, FORTISSIMAMENTE VOLUTO DA OBAMA
VIDEO: L’INCONTRO CON GLI INDUSTRIALI ALLA CASA BIANCA: ‘AVETE 30 GIORNI PER PORTARMI UN PIANO DI RIFORMA DEL SETTORE MANIFATTURIERO. IO VI PROMETTO DEREGULATION’
E’ ufficiale: Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sancisce il ritiro degli Stati Uniti dalla Trans-Pacific Partnership, l'accordo di libero scambio voluto dal suo predecessore Barack Obama e undici Paesi affacciati sul Pacifico ma non ancora ratificato dagli Stati Uniti per l’opposizione del Congresso. Su questo fronte, il 45esimo presidente americano ha mantenuto la sua promessa fatta durante la campagna elettorale: «Ne abbiamo parlato per molto tempo«, ha detto Trump nelle immagini trasmesse dallo Studio Ovale: «Così facendo, facciamo grandi cose per i lavoratori americani», ha aggiunto. L'obiettivo della Casa Bianca è siglare accordi bilaterali con le nazioni asiatiche.
L’incontro con gli industrialiTrump ha dato 30 giorni fi tempo ai leader del settore manifatturiero perché presentino un piano per il rilancio dell’industria. Lo ha fatto nell'incontro che c'e' stato oggi alla Casa Bianca con un gruppo di leader tra cui quelli di Dow Chemical, Ford e Tesla. È stato il numero uno del colosso chimico ha dirlo alle tv; a loro ha spiegato che Trump «ha ascoltato attentamente» e ha chiesto «come mettersi in azione per risolvere alcuni problemi» del comparto. Il Ceo di Ford - gruppo preso di mira dal miliardario di New York durante la campagna elettorale per volere trasferire in Messico la produzione della Focus - è uscito dall'incontro «con molta fiducia» nella nuova amministrazione Usa.
Secondo Mark Fields - che a inizio mese aveva espresso un “voto di fiducia” nel governo Trump investendo 700 milioni di dollari in Usa e facendo saltare un piano da 1,6 miliardi di dollari per la costruzione di una nuova fabbrica in Messico - il successore di Barack Obama è «serio» nel volere rendere forte l'economia americana. Stando a quanto comunicato dalla Casa Bianca, al meeting odierno c'erano anche Michael S. Dell (Dell Technologies), Jeff M. Fettig (Whirlpool), Alex Gorsky (Johnson & Johnson), Marillyn A. Hewson (Lockheed Martin), Klaus Kleinfeld (Arconic), Mario Longhi (U.S. Steel), Elon Musk (SpaceX), Kevin Plank (Under Armour), Mark S. Sutton (International Paper) e Wendell P. Weeks, (Corning).
No a fondi federali per l’aborto
Il presidente ha inoltre firmato un ordine esecutivo con cui ristabilisce il divieto di finanziare con fondi federali le Organizzazioni non governative internazionali che praticano aborti o forniscono informazioni a riguardo. Si tratta di un provvedimento che, da quando fu introdotto dall'amministrazione repubblicana nel 1984, è stato revocato dalle amministrazioni democratiche e reintrodotto da quelle repubblicane che si sono succedute. L'ultima volta era stato il presidente Barack Obama a cancellare il divieto.
Il terzo ordine esecutivo firmato da Trump certifica invece il congelamento delle assunzioni da parte del governo federale, fatta eccezione per le forze armate.
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Il terzo ordine esecutivo firmato da Trump certifica invece il congelamento delle assunzioni da parte del governo federale, fatta eccezione per le forze armate.
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