Doveva al fisco la bellezza di 509mila euro. Ma se l'è cavata pagando 54mila euro. Ossia, ottenendo uno sconto da Equitalia, incaricata della riscossione, di 455mila euro. Il fortunato protagonista di questa vittoria è un ex imprenditore al quale nel lontano 1993 era stato fatto un accertamento fiscale.
All'epoca l'uomo era titolare del 20% del maglificio di famiglia, poi fallito, e da lì era derivato il suo debito col fisco: 166mila euro cui sono poi state aggiunte le sanzioni (125mila euro), gli interessi di mora (187mila euro), l'aggio e gli oneri di riscossione (per altri 29.500 euro). Fino ad arrivare alla cifra monstre di 509mila euro, che fanno circa un miliardo delle vecchie lirette, quando il debito era stato contestato. Da allora sono passati 25 anni. L'imprenditore è diventato un impiegato amministrativo che guadagna 1.700 euro e non possiede immobili. Imposssibile, per lui, come riporta il quotidiano Il Giornale, ripagare il debito.
Ma qui entra in gioco il suo avvocato, Pasquale Lacalandra del Foro di Milano, il quale va a rispolverare una la legge numero 3/2012 sul Sovraindebitamento, promossa dal senatore del Pdl Roberto centaro. Prevede, quella norma, che i debiti anche di natura fiscale siano ridotti in relazione alle concrete possibilità economiche del debitore.
"Ho cercato di far ragionare i funzionari dell'Agenzia delle Entrate e grazie a quella legge siamo riusciti ad avere la meglio".
L'importo è stato determinato prendendo la busta paga del mio cliente e applicato la legge sul Sovraindebitamento, che prevede che lo Stato possa pignorare solo un decimo delle entrate di un suo debitore nel caso questi guadagni fino a 2.500 euro al mese.
Questo decimo è poi stato moltiplicato per tutti i pignoramenti che gli sarebbero potuti arrivare fino all'età di 84 anni, considerata anche la pensione che il mio cliente percepirà al termine dell'attività lavorativa. Su questo ragionamento è stato trovato l'accordo con l'Agenzia.
Questo decimo è poi stato moltiplicato per tutti i pignoramenti che gli sarebbero potuti arrivare fino all'età di 84 anni, considerata anche la pensione che il mio cliente percepirà al termine dell'attività lavorativa. Su questo ragionamento è stato trovato l'accordo con l'Agenzia.
Fonte: qui
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