Nella notte l’annuncio: «Dimissioni per responsabilità istituzionale». La sindaca Raggi: «Accetto le dimissioni Muraro e assumo le deleghe alla sostenibilità ambientale»
Lunedì mattina aveva ricevuto un avviso a comparire dalla procura di Roma, stanotte ha deciso di dimettersi. Cinque mesi dopo aver saputo di essere indagata per illeciti ambientali, l’assessore all’Ambiente Paola Muraro lascia l’incarico. È stata la sindaca Virginia Raggi a dare l’annuncio.
«In nome della trasparenza comunichiamo tempestivamente la notifica ricevuta da Paola Muraro, rispettando pienamente quanto abbiamo sempre assicurato ai cittadini — afferma —. Attendiamo con fiducia che l’assessora chiarisca nel dettaglio la sua posizione e, nel frattempo, sarò io ad assumere le sue deleghe».
Muraro da parte sua spiega che «proprio «oggi» (lunedì, ndr) tramite il suo legale, la Procura di Roma le ha notificato un avviso di garanzia in riferimento all’articolo 256 del Testo unico sull’ambiente. Contestualmente sono stata informata che verrò ascoltata dalla Procura il prossimo 21 dicembre. Sono tranquilla e convinta di riuscire a dimostrare la mia totale estraneità ai fatti. Tuttavia, per senso di responsabilità istituzionale e per rispetto verso questa amministrazione, ho deciso di dimettermi in attesa di chiarire la mia posizione».
Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Alberto Galanti le contestano l’attività compiuta quando era consulente di Ama, ma in realtà si comportava come un dirigente. Qualche giorno fa le era stato notificato un avviso di proroga delle indagini dove risultava indagata insieme a quattro funzionari della municipalizzata del Campidoglio. Tutti sospettati di aver gestito in maniera irregolare gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti. In particolare Muraro e gli altri sono sospettati di aver favorito le aziende di Manlio Cerroni, il ras dei rifiuti di Roma indagato nella stessa indagine.
Nell’ambito delle verifiche sono stati interrogati come testimoni l’ex assessore al Bilancio Marcello Minenna e l’ex amministratore delegato di Ama Alessandro Solidoro, entrambi dimissionari a settembre, nemmeno tre mesi dopo la nomina. Tutti e due hanno accusato Muraro di aver compiuto gravi irregolarità dopo essere arrivata in Campidoglio.
Fonte: qui
Il procuratore aggiunto Paolo Ielo e il sostituto Alberto Galanti le contestano l’attività compiuta quando era consulente di Ama, ma in realtà si comportava come un dirigente. Qualche giorno fa le era stato notificato un avviso di proroga delle indagini dove risultava indagata insieme a quattro funzionari della municipalizzata del Campidoglio. Tutti sospettati di aver gestito in maniera irregolare gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti. In particolare Muraro e gli altri sono sospettati di aver favorito le aziende di Manlio Cerroni, il ras dei rifiuti di Roma indagato nella stessa indagine.
Nell’ambito delle verifiche sono stati interrogati come testimoni l’ex assessore al Bilancio Marcello Minenna e l’ex amministratore delegato di Ama Alessandro Solidoro, entrambi dimissionari a settembre, nemmeno tre mesi dopo la nomina. Tutti e due hanno accusato Muraro di aver compiuto gravi irregolarità dopo essere arrivata in Campidoglio.
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