Nel capoluogo Etneo cambiate le matite in una scuola dopo l’intervento della Digos. Polizia e carabinieri in azione per segnalazioni dello stesso tipo nella città dei Templi, a Palermo e a GelaIl 16,48 per cento della popolazione ha votato entro mezzogiorno a Palermo per il referendum sulla modifica alla Costituzione. La rilevazione alle 12 riguarda tutte le 600 sezioni cittadine. Hanno votato 88.291 persone su 469.011 aventi diritto.
Caos matite. Tre lotti di matite sono stati sostituiti a Catania nei seggi allestiti per il referendum nella scuola Dante Alighieri. Ad intervenire sono stati i funzionari della prefettura etnea dopo una segnalazione da parte della Digos che aveva raccolto la denuncia di un elettore il quale aveva avanzato il sospetto che si potesse cancellare il tratto delle matite adoperate. Dalla prefettura di Catania sottolineano che la "matita copiativa può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale", che se messa alla prova rischia di essere "bucata" e quindi di invalidare il voto, l'elettore è passibile di denuncia da parte del presidente del seggio. La vicenda riguarda anche la provincia di Agrigento. Nella sezione 52 della scuola "Federico II", del Villaggio Mosè una elettrice ha chiesto l'intervento della Digos così come in un seggio a San Biagio Platani. Le matite copiative provengono dal ministero dell'Interno e quest'anno hanno un colore esterno blu, ma scrivono in nero. Dall'ufficio elettorale della prefettura di Catania e da quello di Agrigento invitano a "evitare inutili allarmismi" e ricordano che "chiunque può assistere allo scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi".
Ma è comunque caos matite anche a Gela, dove un seggio elettorale nel rione "Villaggio Aldisio" è rimasto bloccato per circa due ore, per la proteste di una elettrice, anche lei ha denunciato alla polizia che la sua matita era cancellabile.
Decine le segnalazioni arrivate alla Digos di Palermo, ma non è stato sequestrato alcun lotto di matite. Nella scuola San Domenico Savio di Pallavicino è stato il caos nella sezione 268. A sollevare il polverone è stata Sabina Fallica che ha provato a cancellare dalla scheda il tratto lasciato dalla matita fornita dal ministero dell’Interno. “Ho provato a cancellare la matita con una gomma che avevo portato da casa e l’hanno fatto anche i miei figli, il segno si è tolto”. La donna in un primo momento era stata allontanata dal seggio e il suo voto rischiava di essere annullato. “Quando ho minacciato di chiamare finanza e polizia sono stata riammessa al voto”, spiega. Di fatto la signora ha votato una seconda volta. “Sono stata sentita da un poliziotto e le mie dichiarazioni sono state messe a verbale anche dal presidente del seggio”. Voto annullato, invece, in un’altra scuola per una donna che ha brandito la sua scheda davanti agli scrutatori e in cui era visibile la cancellatura con una gomma. “Nella scuola dove mi trovavo io - spiega Sabina Fallica – erano diverse le persone che avevano al seguito una gomma. Tutti abbiamo constatato che la matita è cancellabile. Ci tengo al mio voto e voglio che non vada perso”. Un’altra segnalazione in mattinata era arrivata dalla scuola Rapisardi nella sezione 180. (intervista di Romina Marceca)
Caos matite. Tre lotti di matite sono stati sostituiti a Catania nei seggi allestiti per il referendum nella scuola Dante Alighieri. Ad intervenire sono stati i funzionari della prefettura etnea dopo una segnalazione da parte della Digos che aveva raccolto la denuncia di un elettore il quale aveva avanzato il sospetto che si potesse cancellare il tratto delle matite adoperate. Dalla prefettura di Catania sottolineano che la "matita copiativa può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale", che se messa alla prova rischia di essere "bucata" e quindi di invalidare il voto, l'elettore è passibile di denuncia da parte del presidente del seggio. La vicenda riguarda anche la provincia di Agrigento. Nella sezione 52 della scuola "Federico II", del Villaggio Mosè una elettrice ha chiesto l'intervento della Digos così come in un seggio a San Biagio Platani. Le matite copiative provengono dal ministero dell'Interno e quest'anno hanno un colore esterno blu, ma scrivono in nero. Dall'ufficio elettorale della prefettura di Catania e da quello di Agrigento invitano a "evitare inutili allarmismi" e ricordano che "chiunque può assistere allo scrutinio subito dopo la chiusura dei seggi".
Ma è comunque caos matite anche a Gela, dove un seggio elettorale nel rione "Villaggio Aldisio" è rimasto bloccato per circa due ore, per la proteste di una elettrice, anche lei ha denunciato alla polizia che la sua matita era cancellabile.
Decine le segnalazioni arrivate alla Digos di Palermo, ma non è stato sequestrato alcun lotto di matite. Nella scuola San Domenico Savio di Pallavicino è stato il caos nella sezione 268. A sollevare il polverone è stata Sabina Fallica che ha provato a cancellare dalla scheda il tratto lasciato dalla matita fornita dal ministero dell’Interno. “Ho provato a cancellare la matita con una gomma che avevo portato da casa e l’hanno fatto anche i miei figli, il segno si è tolto”. La donna in un primo momento era stata allontanata dal seggio e il suo voto rischiava di essere annullato. “Quando ho minacciato di chiamare finanza e polizia sono stata riammessa al voto”, spiega. Di fatto la signora ha votato una seconda volta. “Sono stata sentita da un poliziotto e le mie dichiarazioni sono state messe a verbale anche dal presidente del seggio”. Voto annullato, invece, in un’altra scuola per una donna che ha brandito la sua scheda davanti agli scrutatori e in cui era visibile la cancellatura con una gomma. “Nella scuola dove mi trovavo io - spiega Sabina Fallica – erano diverse le persone che avevano al seguito una gomma. Tutti abbiamo constatato che la matita è cancellabile. Ci tengo al mio voto e voglio che non vada perso”. Un’altra segnalazione in mattinata era arrivata dalla scuola Rapisardi nella sezione 180. (intervista di Romina Marceca)
Codacons annuncia che sul caso matite presenterà un esposto al ministero dell'Interno e alle 19 procure di tutta la Sicilia. "Stanno arrivando segnalazioni precise, denunce circostanziate che meritano la dovuta attenzione - dice Codacons - per capire se la possibilità di cancellazione riguardi solo i tratti lasciati su normali fogli, o se sia possibile cancellare e/o modificare anche i voti sulle schede elettorali".
Per recuperare la scheda. Uffici comunali aperti fino a sera per il rilascio delle tessere elettorali. Sedici ore per scegliere fra due sole opzioni. E uno scrutinio immediato. Per il referendum si vota nella sola giornata di oggi: i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, e lo spoglio delle schede inizierà subito dopo. Gli elettori riceveranno una sola scheda con due opzioni: il Sì, che farebbe entrare in vigore la nuova Costituzione, e il No, che invece manterrebbe il testo attuale. Perché il referendum sia valido non è necessario il raggiungimento di un quorum. Al seggio bisognerà presentarsi con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento. Il documento può anche essere scaduto, purché sia corredato da una fotografia. Chi avesse smarrito o esaurito la tessera elettorale può richiederne un duplicato negli uffici anagrafici del proprio Comune, che saranno aperti anche oggi fino alle 23. A Palermo è possibile presentarsi in undici postazioni: quelle di piazza Giulio Cesare 52, piazza Marina 44, via Padre Spoto 17, viale Regione siciliana sud-est 95, via Tricomi 14/a-b, via Adua 20, via Filippo Paladini 14, via Monte San Calogero 28, via Eleonora Duse 31, piazzetta della Serenità 5 e via Fileti 19. «In caso di impossibilità a recarsi personalmente — spiega il presidente dell’Ottava circoscrizione, Marco Frasca Polara — si può delegare un componente del proprio nucleo familiare». A Catania per i duplicati bisogna andare all’ufficio Servizi demografici di via La Marmora, mentre per le tessere elettorali non consegnate o esaurite in qualsiasi circoscrizione. A Messina aperti gli uffici di Palazzo Zanca, la I, la III e la IV circoscrizione, il centro servizi della V e l’ufficio distaccato della VI.
Per recuperare la scheda. Uffici comunali aperti fino a sera per il rilascio delle tessere elettorali. Sedici ore per scegliere fra due sole opzioni. E uno scrutinio immediato. Per il referendum si vota nella sola giornata di oggi: i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, e lo spoglio delle schede inizierà subito dopo. Gli elettori riceveranno una sola scheda con due opzioni: il Sì, che farebbe entrare in vigore la nuova Costituzione, e il No, che invece manterrebbe il testo attuale. Perché il referendum sia valido non è necessario il raggiungimento di un quorum. Al seggio bisognerà presentarsi con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento. Il documento può anche essere scaduto, purché sia corredato da una fotografia. Chi avesse smarrito o esaurito la tessera elettorale può richiederne un duplicato negli uffici anagrafici del proprio Comune, che saranno aperti anche oggi fino alle 23. A Palermo è possibile presentarsi in undici postazioni: quelle di piazza Giulio Cesare 52, piazza Marina 44, via Padre Spoto 17, viale Regione siciliana sud-est 95, via Tricomi 14/a-b, via Adua 20, via Filippo Paladini 14, via Monte San Calogero 28, via Eleonora Duse 31, piazzetta della Serenità 5 e via Fileti 19. «In caso di impossibilità a recarsi personalmente — spiega il presidente dell’Ottava circoscrizione, Marco Frasca Polara — si può delegare un componente del proprio nucleo familiare». A Catania per i duplicati bisogna andare all’ufficio Servizi demografici di via La Marmora, mentre per le tessere elettorali non consegnate o esaurite in qualsiasi circoscrizione. A Messina aperti gli uffici di Palazzo Zanca, la I, la III e la IV circoscrizione, il centro servizi della V e l’ufficio distaccato della VI.
Fonte: Repubblica.it
Roma, il giallo delle matite cancellabili: caos e denunce in diversi seggi
di Veronica Cursi
Giallo in diversi seggi a Roma. Alcuni cittadini denunciano che i segni lasciati dalle matite consegnate agli elettori per votare al referendum costituzionale non sono indelebili: «La croce si cancella con una normale gomma».
I casi sono stati riscontrati al momento in sei seggi a Roma. E a Catania in un seggio sono stati sostituiti tre lotti di matite dopo la denuncia di alcuni elettori. Dalla prefettura però sottolineano che la «matita copiativa può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale» che se messa alla prova rischia di essere «bucata» e quindi di invalidare il voto e l'elettore è passibile di denuncia da parte del presidente del seggio. La vicenda riguarda anche la provincia di Agrigento.
LE DENUNCE A ROMA «Questa mattina sono andato a votare al seggio di via Signorini, ad Acilia, nella sezione 2185 - racconta il vigile Alessandro Giglio - e mi sono accorto che le matite erano strane. Così ho provato a cancellare il segno che avevo fatto sulla scheda. Sorpresa: il segno se n'è andato. Sono uscito e ho segnalato il caso. Ho provato 7 matite diverse davanti al presidente di seggio, sul tavolo c'era persino una matita con la gomma dietro. Al seggio mi hanno risposto: «Se non si fida, può venire a fare lo spoglio con noi». Ma che significa? Denuncerò questa illegalità ai carabinieri».
Una denuncia è partita anche da un'altra cittadina che ha riscontrato la stessa identica situazione nella sezione 1885 del seggio di via dei Torriani a La Pisana: «Un signore è uscito dalla cabina dicendo che le matite erano cancellabili - racconta - Così sono andata a comprare una gomma da cancellare, sono entrata in cabina e ho fatto la prova. E' tutto vero: il segno che ho fatto sulla scheda si è cancellato. Rimane il segno ma il carattere della matità va via. Ho segnalato la vicenda al presidente del seggio, ai carabinieri, alla Prefettura. Mi hanno giurato che quelle sono le matite del ministero dell'Interno».
Matite cancellabili anche a Don Bosco nel seggio di via Giuseppe Salvioli 20, nella sezione 1048: «Dopo aver sentito di alcuni casi, mi sono portato la gomma da casa per fare la prova - racconta Danilo Domenicucci - il segno che avevo fatto su un foglio bianco si è cancellato perfettamente. Le matite avevano lo skotch dietro. Dal seggio mi hanno detto che quelle matite sono le uniche fornite dal Ministero». Denunce anche a Largo Ravizza, a Monteverde, nella sezione 1430: «Ho fatto la prova con una matita davanti a uno degli scrutatori della sezione: le matite si possono cancellare - racconta un cittadino - mi hanno detto che la prova sulla scheda si potrà fare solo al momento dello scrutinio». E a via Rugantino, a Torre Spaccata, nella sezione 1078: una signora ha messo a verbale davanti al presidente di seggio che è riuscita a cancellare il suo voto sulla scheda.
Ancora segnalazioni a Ostia, nel seggio 1831 della scuola Garrone. «Ci hanno dato una matita non copiativa, che si poteva cancellare con una classica gomma». A denunciarlo Francesco Paola. «Siccome ci erano arrivati messaggi su whatsapp che mettevano in guardia dal pericolo di matite cancellabili, ho portato con me un pezzetto di carta per fare una prova: ho utilizzato la matita che mi è stata consegnata al seggio e ho verificato che effettivamente si poteva cancellare con la gomma - ha aggiunto - Ho segnalato il fatto al presidente del seggio, mi è stato risposto che le matite sono quelle consegnate dal Viminale e anche se sono cancellabili la carta della scheda elettorale è indelebile. Ho quindi fatto la stessa prova sulla scheda ma anche in quel caso si poteva cancellare». «Ora ci troviamo con le rappresentanti del sindaco, che stanno chiamando l'ufficio centrale elettorale», ha aggiunto. «Io sono un insegnate e fino a ieri ho spiegato la Costituzione ai ragazzi, questa cosa non va bene. So che problemi simili si sono verificati anche in altri seggi. Abbiamo già fatto mettere tutto a verbale, faremo anche un esposto».
VIMINALE: «MATITE INDELEBILI» il ministero dell'Interno ha sottolineato che «Le matite cosiddette "copiative" sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale». Le «Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti».
«Le matite cosiddette "copiative" sono indelebili - così come, tra l'altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013 - e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale», spiega in una nota il Viminale. «Il ministero dell'Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero - prosegue la nota - basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest'anno, il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl - aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico - che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest'anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture - è bene precisare - possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni», conclude la nota del Viminale.
GLI ALTRI "STRANI" CASI Ma quello delle matite non è l'unico "mistero". Nei seggi romani sono state denunciati altri strani casi. «In via Coni Zugna 165 a Fiumicino davanti all'entrata del seggio, su alcuni pali sono stati affissi dei cartelli che riportano la scritta "No smoking" con la parola No scritta in rosso a caratteri cubitali», racconta Paolo Bidini.
Contestazioni anche nel seggio di via Galvani a Testaccio: «Un gruppo di militanti di Sel era presente con un badge in bella vista con la scritta "Io voto no" - racconta una signora - ho fatto presnete che non si poteva fare propaganda al seggio elettorale e mi hanno risposto che quelle persone facevano parte del comitato per il No».
Mentre in un seggio di Latina su uno dei banchi dove gli elettori consegnano i documenti campeggiava un foglio con un evidente "No". Il "No" era riferito, per la verità, al divieto di portare con sé il telefono cellulare e infatti, a fianco, c'era il disegno di un telefonino. Alcuni elettori però hanno rilevato che quel "No" pareva più una indicazione di voto
Solo una casualità?
Matite cancellabili anche a Don Bosco nel seggio di via Giuseppe Salvioli 20, nella sezione 1048: «Dopo aver sentito di alcuni casi, mi sono portato la gomma da casa per fare la prova - racconta Danilo Domenicucci - il segno che avevo fatto su un foglio bianco si è cancellato perfettamente. Le matite avevano lo skotch dietro. Dal seggio mi hanno detto che quelle matite sono le uniche fornite dal Ministero». Denunce anche a Largo Ravizza, a Monteverde, nella sezione 1430: «Ho fatto la prova con una matita davanti a uno degli scrutatori della sezione: le matite si possono cancellare - racconta un cittadino - mi hanno detto che la prova sulla scheda si potrà fare solo al momento dello scrutinio». E a via Rugantino, a Torre Spaccata, nella sezione 1078: una signora ha messo a verbale davanti al presidente di seggio che è riuscita a cancellare il suo voto sulla scheda.
Ancora segnalazioni a Ostia, nel seggio 1831 della scuola Garrone. «Ci hanno dato una matita non copiativa, che si poteva cancellare con una classica gomma». A denunciarlo Francesco Paola. «Siccome ci erano arrivati messaggi su whatsapp che mettevano in guardia dal pericolo di matite cancellabili, ho portato con me un pezzetto di carta per fare una prova: ho utilizzato la matita che mi è stata consegnata al seggio e ho verificato che effettivamente si poteva cancellare con la gomma - ha aggiunto - Ho segnalato il fatto al presidente del seggio, mi è stato risposto che le matite sono quelle consegnate dal Viminale e anche se sono cancellabili la carta della scheda elettorale è indelebile. Ho quindi fatto la stessa prova sulla scheda ma anche in quel caso si poteva cancellare». «Ora ci troviamo con le rappresentanti del sindaco, che stanno chiamando l'ufficio centrale elettorale», ha aggiunto. «Io sono un insegnate e fino a ieri ho spiegato la Costituzione ai ragazzi, questa cosa non va bene. So che problemi simili si sono verificati anche in altri seggi. Abbiamo già fatto mettere tutto a verbale, faremo anche un esposto».
VIMINALE: «MATITE INDELEBILI» il ministero dell'Interno ha sottolineato che «Le matite cosiddette "copiative" sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale». Le «Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti».
«Le matite cosiddette "copiative" sono indelebili - così come, tra l'altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013 - e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale», spiega in una nota il Viminale. «Il ministero dell'Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero - prosegue la nota - basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man mano che manifestano il loro fabbisogno. Nello specifico, quest'anno, il Viminale ha acquistato 130 mila matite dalla ditta Luca srl - aggiudicataria del relativo appalto sul mercato elettronico - che, a sua volta, si rifornisce dalla Faber-Castell, direttamente in Germania. Di queste 130 mila, per esempio, quest'anno ne sono state distribuite circa 80 mila per il referendum costituzionale, mentre altre richieste, da parte delle Prefetture, sono state soddisfatte per il referendum sulle trivelle e in occasione delle elezioni amministrative. Le Prefetture - è bene precisare - possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti. Si utilizzano matite prodotte dal Faber-Castell almeno da cinque anni», conclude la nota del Viminale.
GLI ALTRI "STRANI" CASI Ma quello delle matite non è l'unico "mistero". Nei seggi romani sono state denunciati altri strani casi. «In via Coni Zugna 165 a Fiumicino davanti all'entrata del seggio, su alcuni pali sono stati affissi dei cartelli che riportano la scritta "No smoking" con la parola No scritta in rosso a caratteri cubitali», racconta Paolo Bidini.
Contestazioni anche nel seggio di via Galvani a Testaccio: «Un gruppo di militanti di Sel era presente con un badge in bella vista con la scritta "Io voto no" - racconta una signora - ho fatto presnete che non si poteva fare propaganda al seggio elettorale e mi hanno risposto che quelle persone facevano parte del comitato per il No».
Mentre in un seggio di Latina su uno dei banchi dove gli elettori consegnano i documenti campeggiava un foglio con un evidente "No". Il "No" era riferito, per la verità, al divieto di portare con sé il telefono cellulare e infatti, a fianco, c'era il disegno di un telefonino. Alcuni elettori però hanno rilevato che quel "No" pareva più una indicazione di voto
Solo una casualità?
Fonte: Il Messaggero
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