martedì 29 novembre 2016

L’INPS VEDE SEMPRE PIU’ ROSSO

IL DISAVANZO PEGGIORA DI 3,8 MILIARDI E SALE A 16,3 MILIARDI 

L’ISTITUTO DI TITO BOERI, PERO’, NON SA QUANTI IMMOBILI HA 

PRESTO LA SOSTITUZIONE DEL DIREGGORE GENERALE, DOPO LE DIMISSIONI DI CIOFFI


FILIPPO TADDEI E TITO BOERIFILIPPO TADDEI E TITO BOERI
Conti in rosso per la previdenza italiana e grido di dolore per l' Inps. Il disavanzo dell' istituto guidato da Tito Boeri è salito a 16,3 miliardi di euro nel 2015 con un peggioramento di 3,8 miliardi rispetto al disavanzo economico del 2014 (12,4 miliardi). I dati saltano fuori dal bilancio consuntivo 2015 dell' ente approvato dal consiglio di indirizzo e vigilanza. Frattanto, lo stesso Boeri ha promesso che a stretto giro nominerà il nuovo direttore generale al posto di Massimo Cioffi, che ha sbattuto la porta la scorsa settimana in polemica con lo stesso presidente.

DE BENEDETTI TITO BOERIDE BENEDETTI TITO BOERI
Cioffi si è dimesso per «nette divergenze» con Boeri, dopo un lungo braccio di ferro interno che in qualche modo ha pesato sulla gestione dell' istituto e sugli auspicati interventi riorganizzativi. Quanto ai conti Inps, il patrimonio netto dell' Inps al 31 dicembre 2015 risulta pari a 5,8 miliardi . Il Civ, che ha approvato il bilancio consuntivo anche sulla base del parere positivo del Collegio sindacale, «ha posto in luce e ribadito - rispetto a sollecitazioni già ripetutamente avanzate in passato - una serie di criticità evidenziate dal bilancio consuntivo» si legge in una nota del' listituto.
BOERI E CIOFFIBOERI E CIOFFI

«Tali criticità, sulle quali il Civ ha registrato da ultimo un impegno costruttivo da parte del presidente dell' Istituto, riguardano in particolare: la necessità di un' attenta valutazione della consistenza effettiva della massa dei crediti rilevata alla fine dell' esercizio; l' esigenza di un attento monitoraggio di tutti i Fondi e Gestioni previdenziali amministrate dall' Inps; il mancato avvio dell' attività ispettiva nei confronti della Pubblica Amministrazione che non permette di conoscerne la reale situazione contributiva (in particolare delle amministrazioni locali)».

Non è tutto. E ancora tra le criticità figurano «la puntuale conoscenza dei dati relativi al patrimonio immobiliare dell' Istituto; la necessità di predisporre il bilancio per missioni e programmi definendo i programmi sottostanti ciascuna missione seguendo le linee di indirizzo emanate dal Civ».

Fonte: qui

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